Fave e cicorie – tipico pugliese

ricetta fave e cicorie

Fave e cicorie una ricetta tipica pugliese. Questa ricetta ritenuta molto spesso un piatto povero e soprattutto non molto invitante oltre ad essere qualcosa di sublime per il palato ha dietro di sè grandi storie fatte di tradizioni e credenze popolari.

La cicoria è una pianta tipicamente selvatica che ha un sapore amarognolo, molto di più le sue foglie che il suo fiore. Si racconta che la cicoria sia la Dama dei Fiori richiesta in sposa da Sole il quale la trasformò, in cicoria appunto, al suo rifiuto. La Dama inoltre fu costretta a seguire il percorso del sole durante la giornata, infatti la cicoria si apre allo spuntare del sole e si chiude al tramonto. La cicoria è denominata in latino “Sponsa solis” proprio per la sua caratteristica.

Le foglie della cicoria hanno anche un potere benefico, dalle foglie è possibile ricavare un infuso lassativo, depurativo e tonificante.

La fava ha origini ancora più antiche e storie credenze ancora più romanzesche. I pitagorici per esempio credevano che la fava fosse demoniaca e collegasse l’inferno con il mondo dei vivi; inoltre per la sua capacità di gonfiarsi si pensava che inserita sotto terra o letame in fase di germogliazione potesse dar vita ad una testa di bambino (ecco il collegamento tra la vita e la morte).

Nel 1500 invece la fava viene comunque riconosciuta come un frutto peccaminoso, ma per le sue caratteristiche alimentari (provoca gonfiore e ventosità), infatti veniva utilizzata in agricoltura per il “sovescio“.

Nel meriodione, al sud, in Puglia la fava assume un ruolo previsionale; si racconta che la donna per capire quale fosse il suo futuro matrimoniale mettesse sotto il cuscino 3 fave: 1 con la buccia (indicava vita ricca), 1 senza buccia (indicava vita povera), 1 morsicata (indicava vita mediocre) e poi facesse un’estrazione.

Il proverbio: “Prendere 2 piccioni con una fava”, il primo motivo per cui si associa questo proverbio alla fava, deriva dal fatto che la fava avendo la prerogativa di riscaldare lo stomaco e gonfiare gli intestini; il secondo è collegato all’uccellaggione, nel medioevo quando i piccioni si mangiavano si utilizzava una sola fava per catturarne due. Oggi invece indica la possibilità di ottenere due obiettivi con un solo sforzo.

Detto questo siamo pronti per cuocere le fave e cicorie :-)

Per le fave e cicorie servire il piatto caldo e accompagnato con olio aromatizzato al peperoncino.

Preparazione ricetta fave e cicorie

Fave e cicorie – tipico pugliese
Recipe Type: Primi Piatti
Cuisine: Italian
Author: L’Oro in Tavola
Prep time:
Cook time:
Total time:
Serves: 4
Purè fave e cicorie
Ingredients
  • 500 gr di fave freche
  • 2 patate medie
  • 1 kg e ½ di cicoria
  • q.b. Olio extravergine di oliva
  • q.b. sale
Instructions
  1. Sbucciare le fave e metterle in ammollo per almeno 12 ore (la notte precedente)
  2. Mettere in una pentola le fave sciacquate con le patate pelate e tagliate a tocchetti
  3. Coprire di acqua salata e lasciare cuocere per almeno 20 minuti o finché fave e patate non cominceranno a disfarsi
  4. Scolare le fave e le patate e frullare tutto in un mixer fino ad ottenere un purè
  5. Lessare la cicoria in abbondante acqua salata
  6. Scolare e condire con un filo d’olio e servire insieme al purè di fave

 

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